Le aziende vinicole sono spesso specializzate, poiché la vite richiede un know-how speciale e complesso. Le zone viticole sono quindi spesso distribuite sul territorio, tuttavia alcune aziende già oggi si dedicano anche a colture diverse. La diversificazione delle colture si riferisce all'azione di introdurre nuove colture o attività agricole nell'azienda.

Questa diversificazione ha alcuni vantaggi. In particolare, di fronte al cambiamento climatico, la diversificazione in alcuni casi può permettere di:

- far fronte allo stress idrico troppo esigente per la coltivazione della vite (come attualmente condotta) e, in concreto, alla scarsità d'acqua adottando colture che hanno bisogno di meno acqua;

- affrontare il rischio che può essere aumentato dal cambiamento climatico: la strategia di diversificazione (di qualsiasi tipo) riduce per definizione il rischio su una sola coltura. I rischi possono essere legati ad eventi climatici ma anche alle dinamiche dei prezzi (erosione dei prezzi su un segmento di mercato a causa di un eccesso di offerta sul mercato mondiale, per esempio).

Altri vantaggi sono legati alla possibilità di aggiungere valore anche alla gestione delle risorse:

- per esempio, la domanda di manodopera perché i carichi di lavoro nella stagione differiscono da una coltura all'altra;

- valutare la sua produzione su altri mercati e distribuire il rischio economico legato a una cattiva annata climatica (gelo, grandine) o ai rischi di prezzo (crollo dei prezzi per vari motivi o incertezza su certi contratti)

Tuttavia, per un produttore di vino specializzato, la diversificazione può sembrare molto complessa nonostante il desiderio di diversificare:

- quale coltura/allevamento scegliere?

- come acquisire le competenze necessarie?

- come essere accompagnati a trovare nuovi sbocchi?

Troverete le risorse nei documenti e nelle soluzioni collegate a questa scheda.

Autrice: Nina Graveline