Prospettiva e strategia nazionale per l'Italia

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Mitigazione

A livello italiano il percorso di decarbonizzazione per il periodo 2021-2030 è stato tracciato dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC)[1] che ha individuato obbiettivi puntuali relativamente alla crescita delle fonti rinnovabili (30% sui consumi finali), al miglioramento dell’efficienza energetica (-43% rispetto allo Scenario tendenziale) e alla riduzione delle emissioni di gas serra, declinate tra settori “ETS” e “non-ETS” [Emission Trading Scheme] (rispettivamente almeno -43% e -33% rispetto al dato del 2005).

A settembre 2020, il Parlamento Europeo ha proposto un emendamento (attualmente in discussione) all’appena modificata Climate Law che propone l’obiettivo intermedio di riduzione dei GHG al 55% entro il 2030. Visti i cambiamenti in essere nel quadro europeo si è in attesa di un pronunciamento definitivo ed un conseguente adeguamento di quanto sotteso al pacchetto "Energia pulita per tutti gli europei" e del Piano Nazionale Integrato Energia Clima italiano.

Ad inizio 2021 è stata resa nota la “Strategia Italiana di lungo termine sulla riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra[2] che il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare[3] ha trasmesso alla Commissione Europea. Le tre direttrici fondamentali della Strategia italiana riguardano la riduzione della domanda di energia, grazie soprattutto al calo della mobilità privata e dei consumi in ambito civile; l’accelerazione delle rinnovabili e della produzione di idrogeno; il potenziamento e miglioramento delle superfici verdi, per aumentare la capacità di assorbimento di CO2.

Adattamento

Per quanto riguarda l’adattamento l’Italia ha approvato nel 2015 la Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (S.N.A.C.)[4] che rappresenta il punto di riferimento per l’attuazione di azioni e di misure di adattamento coordinate dalle autorità istituzionali competenti.

Successivamente è stato avviato il percorso per l’adozione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (P.N.A.C.C.)[5] il cui iter di approvazione non è tuttavia ancora concluso.

Il PNACC è uno strumento di pianificazione nazionale a supporto delle istituzioni nazionali, regionali e locali per fornire loro una base comune di dati, informazioni e metodologie di analisi utile alla definizione dei percorsi settoriali e/o locali di adattamento ai cambiamenti climatici.

Il PNACC è attualmente sottoposto alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e si prevede di concludere l’iter di approvazione entro la fine del 2021.

 Il livello regionale

A livello di Regioni, Province autonome e città, sono state avviate strategie e/o piani locali di mitigazione e adattamento.

Ad esempio la Provincia autonoma di Trento ha avviato un percorso, denominato Trentino Clima 2021-2023, finalizzato all’elaborazione della Strategia provinciale di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. La Strategia sarà lo strumento di riferimento per orientare l’azione amministrativa della PAT per contenere il riscaldamento in atto e contrastare gli impatti negativi del cambiamento climatico.

Le azioni di mitigazione saranno affidate al nuovo Piano Energetico Ambientale Provinciale (PEAP) per il periodo 2021-2030. Il Piano si pone l’obiettivo globale di riduzione delle emissioni climalteranti al 2030 del 55% rispetto al 1990 quando si stima una riduzione del 20,5% al 2016 grazie alle misure già implementate.

L’emergenza climatica in atto pone tuttavia sfide urgenti in termini di adattamento richiedendo di individuare i sistemi naturali e i settori socio-economici più vulnerabili ed esposti a rischi e conseguentemente di identificare le azioni prioritarie da attuare. L’obiettivo delle azioni sarà quello di aumentare la capacità adattiva, di ridurre la vulnerabilità e l’esposizione delle persone, dei beni e del capitale naturale e le misure di adattamento individuate verranno implementate nei piani e nei programmi di settore in un processo di mainstreaming.

 

Di Roberto Barbiero, Provincia Autonoma di Trento.

 

[1] https://www.mise.gov.it/index.php/it/energia/energia-e-clima-2030

[2] https://www.minambiente.it/sites/default/files/lts_gennaio_2021.pdf

[3] Le competenze sono state trasferite al nuovo Ministero della transizione ecologica

[4] https://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/clima/strategia_adattamentoCC.pdf

[5] https://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/clima/pnacc.pdf


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