Integrare gli animali nel vigneto

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I vigneti possono essere pascolati dai ruminanti per ridurre l'uso di erbicidi o il diserbo meccanico, migliorare la fertilità del suolo e ridurre il rischio da erosione dovuto ad un'eventuale lavorazione dell'interfilare. Gli animali da pascolo sono di solito pecore, ma ci sono precedenti con mucche, capre e pollame. La scelta degli animali dipende dall'architettura del vigneto - il calice è più adatto alle mucche, altri sono d'obbligo per le pecore o le capre per permettere il movimento tra i filari. Esistono alcuni esperimenti con razze di piccoli animali (per esempio la razza ovina Ouessant) per permettere il pascolo durante la stagione vegetativa, ma non sono i più comuni. La scelta di una razza animale rustica può anche essere un fattore determinante nel pascolo della vegetazione grezza su terreni poveri.

Il vantaggio per i viticoltori è che la copertura erbosa può essere gestita in inverno senza erbicidi o diserbo meccanico, riducendo il rischio di erosione del suolo che può essere causato da arature troppo frequenti. Le deiezioni animali fertilizzano il suolo aumentando il contenuto di materiale organico, che a sua volta può aumentare la ritenzione idrica. Il pascolo diversifica anche la flora dell'appezzamento, possibilmente riducendo la concorrenza delle malerbe con le viti.

Questa pratica sta suscitando interesse in molte regioni vinicole nel mondo. La portata dei benefici tecnici ed ecologici e le condizioni di successo sono in fase di documentazione.

I rischi di gestione tecnica come danni alle viti o compattazione del suolo sembrano essere una preoccupazione ingiustificata, non confermata in nessun rapporto, né dagli stessi agricoltori, se le pratiche di gestione sono adeguate. I tempi e la durata del pascolo devono essere calibrati tenendo conto della struttura del suolo, del clima, del tipo e del peso degli animali.

Autore: Marc Moraine

Riferimenti:

Niles, M.T., Garrett, R.D. & Walsh, D. (2018) Ecological and economic benefits of integrating sheep into viticulture production. Agron Sustain Dev 38:1. doi.org/10.1007/s13593-017-0478-y

Moraine M., Ryschawy J., Napoléone M., Ramonteu S., Choisis J.-P., 2020. Complémentarités culture – élevage à l’échelle territoire : facteurs de déverrouillage et de pérennisation des projets collectifs. Innovations Agronomiques, 80, 99-112.

Tanquerel L., 2018. Opportunités et modalités d’un pâturage ovin au sein du domaine Les Clos de Paulilles. Mémoire de Licence GENA, Montpellier SupAgro-Antenne Florac, Université Paul Valéry 3.

Thiébaut V., 2017. « Caractérisation de la flore spontanée dans des vignes et proposition de semis d’enherbement pour permettre le pâturage de moutons en automne/hiver et pour rendre des services écosystémiques tels que limiter l’érosion et la lixiviation ». Rapport de stage 2ème année Montpellier SupAgro. 112 p.

CERPAM, 2017 [plaquette de présentation]. « Le pâturage des vignes en Provence : Un atout agroécologique pour la viticulture et l’élevage pastoral ». 2 p.

Chambre d’agriculture du Gard, 2017. « Guide pratique du pâturage des ovins dans les vignes. ». 2 p.


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