Quando gli impatti del cambiamento climatico o altre minacce colpiscono la salute dell'azienda vinicola, del viticoltore o di un'altra azienda della filiera del vino, diverse leve non tecniche possono essere mobilitate per migliorare il risultato economico dell'azienda, pur soffrendo per esempio di una diminuzione della resa.

In contrasto con i cambiamenti più strategici o trasformazionali, queste opzioni possono essere viste come adattamenti marginali o incrementali. In effetti, queste misure sono le stesse a cui si può pensare quando l'azienda deve essere ottimizzata per garantire la sua resilienza.

Queste leve sono:

- ridurre i costi, anche se questa leva potrebbe essere già stata esaminata e potrebbe non offrire ulteriori margini di miglioramento. La riduzione degli input potrebbe influenzare il livello di produttività a certe soglie e dovrebbe essere esaminata attentamente;

- adeguare i prezzi, continuando ad assicurare la qualità delle vigne e dei loro vini e affiancare campagne di visibilità per far conoscere i progressi qualitativi;

- aumentare altri tipi di entrate: ricorrere alle entrate extra-agricole (per esempio enoturismo) o contrattare programmi speciali (pagamento per servizi ambientali) o candidarsi per sovvenzioni (misure agro-ambientali);

- ricorrere a varie strategie di gestione del rischio.

Tra le opzioni standard di gestione del rischio ci sono la contrattazione o l'estensione delle aree coperte da polizze assicurative. Esiste una grande diversità di polizze assicurative che differiscono a seconda dei paesi: assicurazione per coltura o per azienda, multirischio o rischi specifici (per esempio, grandine); assicurazione basata su indici, ecc.

Altre strategie di gestione del rischio sono l'autoassicurazione (essere in grado di mettere da parte un certo capitale in caso di cattivo raccolto in un anno).

A livello politico o settoriale strategie come il "volume de compensation individuel" ("volume di compensazione") in Francia sono opzioni per mettere da parte un certo volume extra prodotto nell'anno N per coprire il rischio di volumi minori in un anno successivo.

[da completare]

Autrice: Nina Graveline (INRAE)